Ti è stata diagnosticata PCOS (Sindrome dell’Ovaio Policistico)? Come ti è stata diagnosticata?
Per prima cosa, voglio precisare che la PCOS non può essere diagnosticata con la sola ecografia poiché la presenza di cisti ovariche non sempre significa diagnosi di PCOS ma – secondo i criteri di
Rotterdam – occorrono 2 tra questi 3 sintomi:
Ciclo irregolare
Eccesso di ormoni maschili (androgeni)
Presenza di più cisti nelle ovaie
Poiché sono due su tre (potresti anche averli tutti e tre), ciò significa che la PCOS può avere aspetti e sintomi diversi che variano da persona a persona.
Ecco alcuni segnali e sintomi a cui prestare attenzione:
Cicli irregolari o lunghi cicli mestruali
Difficoltà nel restare incinta o infertilità
Difficoltà nel perdere peso
Acne e/o pelle grassa
Perdita di capelli
Irsutismo (crescita anomala di peli superflui)
Problemi di umore come ansia, o irritabilità (o persino depressione)
Insulino-resistenza (ancora una volta abbiamo a che fare con l’insulina)
Food craving = Voglia continua di cibo (anche dolce)
Potresti non riscontrare TUTTI questi segnali, ma se stai spuntando diverse caselle e non sei stato in grado di andare a fondo ai tuoi problemi di salute, potrebbe essere utile indagare meglio con il tuo ginecologo, poiché potrebbe trattarsi di PCOS.
Hai identificato più di qualche sintomo riportato nel post precedente e ti stai chiedendo se potrebbe trattarsi di PCOS?
Come ti avevo già riassunto poco fa, per ricevere una diagnosi occorrono due dei tre criteri diagnostici:
Anovulazione o periodi irregolari
Androgeni elevati (testosterone o DHEA)
Ovaio policistico, evidenziato tramite ecografia
Poiché sono due su tre (potresti anche averli tutti e tre), ciò significa che la PCOS può avere un aspetto diverso da donna a donna.
Capire quale dei criteri diagnostici tu abbia aiuta a capire come individuare la causa alla radice della PCOS.
Ma quale tipo di PCOS hai?
Per prima cosa, è importante conoscere e comprendere la TUA storia ed individuare la causa alla radice della PCOS.
Questo mi permetterà di creare il piano “di guarigione” (intendo dire con questo: piano alimentare e di integrazione necessario), giusto per il tuo corpo.
Ma cosa potrebbe guidare i tuoi sintomi?
Esistono diverse cause alla radice, e che guidano questi sintomi:
Insulino-resistenza
Infiammazione
Problemi di stress
PCOS che si verifica dopo aver sospeso la pillola
Altri fattori da considerare potrebbero essere problemi alla tiroide e/o carenze nutrizionali
A seconda della causa, potrai quindi avere:
Insulino-resistenza: è uno dei driver più comuni per la PCOS.
Potresti avere in questo caso livelli normali di zucchero nel sangue ma troppa insulina che può portare a molte condizioni croniche, aumento di peso e aumento di androgeni, con un conseguente impatto sull’ovulazione —> PCOS
PCOS infiammatoria: hai segni e sintomi di infiammazione cronica come sintomi simili all’IBS (sindrome dell’intestino irritabile), affaticamento e mal di testa e/o problemi o condizioni della pelle?
Questi potrebbero indicare che l’infiammazione sta guidando la tua PCOS.
PCOS surrenale – spesso causato da stress e da alti livelli di cortisolo (=ormone dello stress). In questo caso è necessario testare sia i tuoi livelli di cortisolo e possibilmente anche degli androgeni.
Questo caso è più complesso e necessita del supporto dello specialista medico, ginecologo e/o endocrinologo.
PCOS post-pillola: per caso il tuo ciclo era regolare prima della contraccezione ormonale?
La pillola può causare o peggiorare la resistenza all’insulina e sopprimere l’ovulazione, il che significa che potresti avvertire un’ondata di androgeni (ormoni maschili) dopo la sospensione. ⠀
Infine, un ultimo chiarimento però:
Avere un ciclo doloroso non rientra tra i criteri e sintomi della PCOS
Sì può avere un ciclo doloroso se hai PCOS MA… la causa alla radice del dolore potrebbe essere diversa e bisogna indagare meglio (se endometriosi, infiammazione o squilibri ormonali).
Sappi che con il giusto percorso però: si, puoi tornare a stare meglio!
Se mi segui da un po’, saprai quanto io sia affascinata dagli ormoni.
Ho approfondito molto bene queste condizioni legate agli “squilibri ormonali” e so come aiutarti.
In queste condizioni, è importante individuare la causa alla radice di questi sintomi e applicare la giusta dietoterapia.
Puoi gestire al meglio questi sintomi, puoi sentirti nuovamente BENE nel tuo corpo ed è possibile restare incinta.
Poiché i sintomi di PCOS possono essere diversi da donna a donna, è importante identificare quale sia tra le diverse cause, quella alla radice dei tuoi sintomi…e partire poi da lì.
Ma qual è l’approccio nutrizionale migliore, se soffri di PCOS?
Cosa preferire?
Più che parlare di un “approccio nutrizionale migliore”, preferisco parlare di 3 semplici basi, da cui poi fare piccoli aggiustamenti sulla persona stessa.
È quindi sempre importante personalizzare, dal momento che ogni persona può avere sintomi diversi.
Le indicazioni nutrizionali per PCOS possono essere piuttosto semplici.
Innanzitutto, per prima cosa:
È importante bilanciare i livelli di zucchero nel sangue, e per fare ciò, bisogna cercare di accompagnare zuccheri e carboidrati da una buona fonte di proteine e di grassi buoni.
Tra i grassi buoni, un’ ottima fonte è sicuramente il nostro olio extravergine di oliva, Re della dieta mediterranea.
Ma poi? Cosa mettere nel carrello della spesa?
Cibi antinfiammatori= varietà di prodotti colorati
Ogni mese pubblico il calendario con la frutta e verdura di stagione, a cui fare riferimento.
Se hai bisogno di ulteriori spunti per consumarne di più, scarica la mia mini-guida nutrizionale con alcuni semplici consigli.
Oltre a verdura (e frutta) – di cui alternare il colore possibilmente ogni giorno, variare anche le proteine nobili tra:
– carne,
– pesce –> per la presenza di grassi sani omega 3
– uova di ottima qualità, possibilmente da galline felici razzolanti (freerange) e biologiche.
…ed infine, Non dimenticate inoltre di utilizzare erbe fresche e spezie, prima fra tutte la cannella di cui vi ho parlato tempo fa.
La Cannella: un’ottima spezia naturale, da aggiungere a frullati / yogurt/ colazione, per aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina e migliorare i livelli di zucchero nel sangue
E a proposito di integratori?
Talvolta, in associazione al piano alimentare, consiglio anche integratori mirati, che possono aiutare a correggere alcuni “squilibri” o carenze nel corpo.
L’integrazione non sempre è necessaria, e va opportunamente consigliata in base alle tue esigenze e assumendo solo ciò di cui il tuo corpo ha realmente bisogno in quel momento.
Detto questo, ecco alcuni integratori che potrei consigliare in presenza di PCOS ( non avremo sempre bisogno di tutti):
Magnesio: coinvolto in molte reazioni nel corpo. Questo nutriente viene esaurito generalmente dalla pillola anticoncezionale.
Cannella: un’ottima spezia naturale, da aggiungere a frullati / colazione, per aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina e migliorare i livelli di zucchero nel sangue.
Cromo: aiuta a migliorare la risposta all’insulina ed il controllo generale della glicemia.
Curcuma: il componente attivo della curcuma è la curcumina, che ha proprietà antinfiammatorie.
Inositolo: appartenente alle vitamine del gruppo B – aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre i livelli di androgeni.
Omega-3: aiuta a migliorare i marker di colesterolo, la sensibilità all’insulina e, se associato alla vitamina D, può aiutare ad abbassare i livelli di testosterone e ridurre l’infiammazione.
Vitamina D: è stato dimostrato che l’integrazione regolare di vitamina D migliora i marcatori dell’infiammazione.
I livelli ottimali di vitamina D dovrebbero essere tra i 50-80 ng/ml.
Ma della vitamina D e della sua importanza, ne parlerò in un altro articolo dedicato.