Hai provato mille diete e terapie ma ogni volta recuperi sempre il peso perso e magari..anche con gli “interessi”? e… finisci anche per dare la colpa alla tua povera tiroide?
Continua a leggere cosi ti spiego meglio..
Il problema non e’ collegato sempre alla tiroide..ma proprio alla “DIETA” stessa!
Si, hai letto bene!
Per questo ti dico che e’ arrivato il momento di smetterla di continuare a cercare l’ennesima dieta!
Il 90% delle diete e’ destinato a fallire, e sai perche? Ti rispondo da (neuro)scienziata quale sono, oltre che da nutrizionista.
Quando ci mettiamo a dieta, il nostro cervello può reagire in diversi modi. Da un lato, potremmo inizialmente sentirci subito carichi e super-motivati e determinati a raggiungere i nostri obiettivi di perdita di peso. Accade sempre cosi’.
Ben presto pero, passati i primi giorni, questa sensazione di euforia inizia a svanire ahime’. A livello mentale ed emotivo associamo da sempre (e quindi percepiamo inconsciamente) quel concetto di “dieta” ad un atto di privazione, stress e ansia, specialmente se decidiamo di seguire una dieta molto restrittiva..magari con l’idea di raggiungere i risultati nel piu breve tempo possibile!
Il problema è che questi sentimenti possono portare ad una serie di reazioni negative nel nostro cervello. Ad esempio, la privazione può portare a episodi di alimentazione incontrollata, finendo per mangiare grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo, a cui potrebbero poi seguire sentimenti negativi, come senso di colpa e/o vergogna.
Inoltre, la restrizione calorica può influenzare il nostro metabolismo, facendo sì che il nostro corpo bruci meno calorie, il che rende più difficile perdere peso a lungo termine.
Devi sapere che la nostra mente è predisposta a cercare il piacere e l’evitamento del dolore.
Quando eliminiamo determinati alimenti o riduciamo drasticamente le calorie, possiamo sperimentare una riduzione del piacere legato all’alimentazione, il che può portare ad aumentare la voglia di cibi “proibiti”.
Inoltre, il desiderio di evitare il dolore associato alla restrizione calorica può portare ad un “effetto rimbalzo”, in cui mangiamo ancora di più dopo aver terminato la dieta..proprio per ricercare quella sensazione di “piacere” a livello emotivo e mentale.
In generale, anche il modo stesso in cui reagiamo emotivamente alla dieta può influire sulla nostra capacità di seguirle a lungo termine. Se ci sentiamo stressati, ansiosi e percepiamo quella dieta come un sacrificio, è altamente probabile che la dieta fallisca nel lungo termine.
Per questo motivo, è importante adottare un approccio sostenibile e basato sulla scienza, che tenga conto delle nostre esigenze psicologiche e che ci aiuti a creare abitudini alimentari sane a lungo termine.
Molte diete molto in trend al momento possono essere troppo restrittive e non sono affatto sostenibili, quindi non possono essere mantenute per un periodo prolungato. Potrebbe essere difficile seguire un regime alimentare che richiede di eliminare completamente alcuni alimenti o di ridurre drasticamente le calorie per un lungo periodo di tempo.
Questo tipo di approccio può sfociare appunto in sentimenti di privazione, stress e ansia, che a loro volta possono portare a episodi di alimentazione incontrollata.
Inoltre, l’altro errore sta nel voler perdere peso troppo rapidamente.
Sebbene possa essere tentatore cercare di perdere peso in modo veloce e drastico, questo tipo di approccio di solito non è sostenibile. Quando una persona perde peso troppo rapidamente, può perdere principalmente massa muscolare invece di grasso corporeo, il che alla fine rallenta il metabolismo e può rendere più difficile mantenere il peso perso.
Difatti, molte diete promettono risultati rapidi, ma in realtà non sono basate su evidenze scientifiche solide. Alcune diete – soprattutto se fai-da-te, possono anche essere dannose per la salute, poiché possono essere troppo restrittive e privare il corpo di nutrienti essenziali.
Infine, bisogna sempre considerate l’aspetto emotivo e psicologico dell’alimentazione. Il cibo rappresenta per il corpo e per la mente una forma di comfort o di gratificazione, e se questi bisogni non vengono soddisfatti, potrebbe essere difficile seguire una dieta a lungo termine, non credi?
La soluzione allora sai qual e’? Un percorso mirato di EDUCAZIONE alimentare, che ti insegni a cambiare gradualmente le tue abitudini alimentari e a mantenere queste abitudini (e quindi il peso perso) il piu a lungo possibile.
Diete restrittive o “fai da te” scaricate dal web, beveroni magici o pillole “bruciagrassi”, etc fatte senza tener conto della salute tiroidea (leggi post precedente), sono dannose perche rallentano il metabolismo e interferiscono con l’attivita’ tiroidea, soprattutto nella donna.
Questi approcci rigidi non faranno altro che rallentare ulteriormente il tuo metabolismo ed il tuo corpo entrera’ in modalita’ “difesa”, aggrappandosi ad ogni singola caloria che ingerirai, immagazzinandola, proprio perche’ l’apporto calorico alimentare e’ scarso.
L‘esercizio fisico eccessivo e il digiuno a loro volta metteranno invece ancora più a dura prova le tue ghiandole surrenali, generando ulteriore “stress” nel tuo corpo e arrestando quindi qualsiasi processo di perdita di peso che speri di ottenere.
E come conseguenza, che succedera”? abbondonerai tutti questi sacrifici “inutili”, tra cui proprio la famosa “dieta” da fame a cui ti eri sottoposto, riprendendo ancora una volta le stesse abitudini sbagliate iniziali, e…magari recuperando anche ulteriore peso!
Ti sei gia’ ritrovat* in questa situazione?
Allora qual è la soluzione qui?
Ma come intervenire allora?
Per rispondere a questa domanda, devi considerare piu’ aspetti. Innanzitutto:
1) ritrovare il giusto rapporto con il cibo, ritrovando gioia e piacere nel mangiare. Riconnettersi con il proprio corpo dopo anni di dieta e privazioni e di calcolo delle kcal, con o senza app.
Inoltre, non lasciarti condizionare sempre da quel numero sulla BILANCIA. Cosi facendo, vivrai sempre con la paura di mangiare di piu e di non sentirti mai liber* di gustare il piacere del cibo.
Perche’ il cibo e’ anche (e soprattutto) NUTRIMENTO e PIACERE.
Poi…
2) Lavorare sulla CAUSA alla radice della tua condizione (anche di sovrappeso):
infiammazione,
carenze di micronutrienti,
squilibri glicemici,
stress,
intestino “arrabbiato”,
fegato pigro ed “intossicato”,
etc etc..
Tutti questi fattori, se ben inquadrati e “regolati”, aiuteranno il tuo corpo a lavorare meglio, e anche il metabolismo ne risentira’ in positivo.
Ti garantisco che se ti concentri gia’ su questi punti vedrai cambiamenti nei tuoi livelli di energia.
Motivazione e perdita di peso saranno solo una conseguenza naturale, mentre il tuo corpo ritrova il suo equilibrio, anche ormonale.
Sii piu gentile con te stess* e con il tuo corpo!
Non mirare solo a “punirti” togliendo cibo..ma datti altre priorita’ e prenditi piu cura di te stess*.
Anche come tratti e parli a te stess* conta..